Il 14 luglio 2016 nella suggestiva cornice del castello Svevo di Cosenza si è svolta 8° edizione del premio STARTCUP Calabria. La competizione premia le idee di impresa calabresi più interessanti per la trasformazione in start-up.
Partecipare al premio è importante, in quanto si ha l’opportunità di presentare idee a imprenditori, istituti finanziari, venture capitalist, business angels ottenendo così le prime risorse per iniziare.
Il Premio è organizzato dalle tre università calabresi : la “Mediterranea” di Reggio Calabria, l’università della Calabria di Cosenza e la “Magna Grecia” di Catanzaro con il supporto di Calabriainnova.
In giuria a rappresentare l’università “Mediterranea” i prof. Claudio e Alberto De Capua e Prof. Michela Mantovani.
L’università “Mediterranea” di Reggio Calabria si è distinta per il terzo premio che è andato al prototipo di un braccialetto che risolve i problemi di chi soffre di epilessia prevedendone la crisi.
Il dispositivo è in grado di rilevare e prevedere attraverso sensori biometrici e ambientali lo stato ante, in corso e post attacco epilettico. (Easy life. Componenti : Antonia.M. D’Aguì, Francesco. A. Nesci, Maria.F. Nesci). Il team lo scorso 24 Giungo 2016 è arrivato secondo all'University Startup Competion, competizione nazionale d'idee imprenditoriali nate all'interno delle università come la Scuola Superiore S'Anna di Pisa, la Luiss, Tor Vergata, Ca' Foscari di Venezia, la Cattolica e molte altre.
La “Mediterranea” ha anche vinto la sezione agrifood & cleantech con l’idea Coltiva il tuo cibo, che consiste in una piattaforma multimediale che permetta al cliente di “adottare” un lotto di terreno e di farlo coltivare in base alle proprie preferenze.
L’idea è quella di vendere cibi sani e genuini a kilometri zero con prezzi competitivi a quelli della grande distribuzione incentivando le piccole aziende agricole locali, riqualificando i terreni incolti. (componenti: Pasquale Mallamaci, Domenico Crea, Marco Cassone, Andrea Andidero, Mariarosa Curatola).
Gli studenti reggini per sviluppare le loro idee imprenditoriali hanno seguito i corsi del Contamination lab, il laboratorio universitario della “Mediterranea” istituito per sviluppare idee imprenditoriali trasformandole in start-up. E’ diretto dal Prorettore alla ricerca e trasferimento tecnologico Prof. Claudio De Capua. Nell’ attività di scouting , il Contamination lab è partner del CAT LAB , il laboratorio di Economia e management delle risorse culturali, ambientali e turistiche diretto dalla Prof. Michela Mantovani. La stessa prof. indirizza a partecipare al contamination lab gli studenti che hanno sostenuto tesi di laurea sperimentali relative alle eccellenze Calabresi (Beni culturali, turismo, moda agribusiness ) per approfondire la tesi e verificare la fattibilità per possibili start up universitarie. L’associazione Quality Life Management affianca il CAT Lab nelle attività di promozione e marketing. Le start up del Cat Lab sono seguite dallo student Leader Massimo Ficara.
La prof. Mantovani dichiara: “ apprezzo molto il lavoro del contamination lab in quanto mette insieme studenti dei diversi dipartimenti da quello di giurisprudenza ed economia a ingegneria ad agraria e architettura in una sorte di officina creativa in …..una fusione di competenze. Sono assolutamente convinta che tra i nostri studenti ci siano delle eccellenze che devono essere comprese ed incentivate dandogli gli strumenti per poter competere in un mercato internazionale perché la Calabria ha tutte le caratteristiche per passare da una regione considerata dai media, “pietra scartata dai muratori a testata d’angolo” se saprà incentivare le proprie risorse umane per valorizzare i suoi tesori culturali ambientali ed enogastronomici “nascosti” o sottostimati.”